Federico Tonucci
Federico “Chicco” Tonucci agli albori era detto Sghein per le sue dimensioni ridotte tutti pensavano a lui come a una mezza sega Ma questo è stato solo il primo di tanti bluff! Quando esisteva la U.S. Olympia Benelli armi era utilizzato come arma strategica, la sua età le sue dimensioni ridotte lo rendevano sgusciante e comunque non picchiabile; pertanto veniva inviato negli spogliatoi delle squadre avversarie con una bottiglia da lanciare per poi intervenire e scatenare risse furibonde da parte dei componenti della squadra citata. Tra di essi c’èra anche suo cugino Paolino che in teoria doveva essere responsabile della sua incolumità. Chi non ricorda Gianni Colonna (che poi si riproporrà in veste di ristoratore negli anni a venire) D’urbano ed altri che ora non ricordo. La storia purtroppo per l’età avanzata oggi 34 anni è molto lunga quindi non posso passare per tutti i passaggi salienti. Ma alcuni vanno ricordati come pietre miliari della nostra storia. Le battaglie con i fucili a piombini contro le compagnie limitrofe, la scuole medie con il Tira il Mula, perennemente picchiati dopo i colloqui dai genitori mi ricordo una volta in particolare in cui i miei mi dissero che si vergognavano del proprio figlio quando lanciammo un gavettone di residui organici dalla finestra della scuola. Poi le infinite serate davanti al negozio del padre di Joe negli scalini, e tutte le storie che ci raccontavamo. I pomeriggi nel garage di Joe con i giornali di John Barnard. Quelle davanti all’attuale ristorante Cina prima Pub Wellington che ancor prima era solo una scalinata che più di una volta abbiamo riempito di bottiglie vuote; qualcuno di noi ricorderà il record di bottiglie di birra vuote……. Poi. Chi ricorda il capodanno nella sede di Tele Marche Nord in fondo a Viale trento e quello a casa Varani? Ore, giorni, mesi, anni passati al Cristo I tornei organizzati da fuente con i vigili che dovevano intervenire per regolare il traffico da quanta gente c’era a vedere le partite del “Verona” che si presentava in campo con la maglia detta “Il Guanto” di lana pesante che però costava poco. I tempi del liceo con il Mula con la 126 che il bollo alquanto discutibile (si poteva accendere) la Mini di Scalon poi la uno bianca con record di affluenza all’interno.Il Si di angelo ma soprattutto di Puntone, la 126 azzurra di Russo la Mia Ritmo “Led Zeppelin” ereditata dal fratello già allora detto Gavazzi. Quel Luglio in cui abbiamo girato con il riscaldamento a manetta e i finestrino chiusi perché la sofferenza incattiviva. La Vespa dello Yak il Fifty di Genna……... Troppe cose da citare e troppe perse nella memoria. Le battaglie con gli astrali e con il bar romolo le scritte nei muri “Chicchi Conigli” – colpa del Giom che passava le notti in giro armato di bombolette provocatorie! E l’Audi del Giom? I viaggi In Inghilterra, Danimarca, Irlanda. sempre con mezzi improbabili o permanenze balorde. Poi la VIS lo striscione SCONVOLTS e i riti del sabato prima delle partite……
Con questo breve profilo spero di aver fatto tornare alla memoria alcune cose divertenti di quando eravamo veramente affiatati e puri. Mancano milioni di dettagli ma questo lo troveremo nella sez. storie di gruppo Il resto è storia più recente.
Comunque se penso a tutti i momenti belli e brutti che si sono susseguiti, devo dire che abbiamo veramente una storia in comune; siamo stati una grande compagnia e questo sito ci deve tenere uniti ancora anche se ci si vede poco.
Federico “Chicco” Tonucci agli albori era detto Sghein per le sue dimensioni ridotte tutti pensavano a lui come a una mezza sega Ma questo è stato solo il primo di tanti bluff! Quando esisteva la U.S. Olympia Benelli armi era utilizzato come arma strategica, la sua età le sue dimensioni ridotte lo rendevano sgusciante e comunque non picchiabile; pertanto veniva inviato negli spogliatoi delle squadre avversarie con una bottiglia da lanciare per poi intervenire e scatenare risse furibonde da parte dei componenti della squadra citata. Tra di essi c’èra anche suo cugino Paolino che in teoria doveva essere responsabile della sua incolumità. Chi non ricorda Gianni Colonna (che poi si riproporrà in veste di ristoratore negli anni a venire) D’urbano ed altri che ora non ricordo. La storia purtroppo per l’età avanzata oggi 34 anni è molto lunga quindi non posso passare per tutti i passaggi salienti. Ma alcuni vanno ricordati come pietre miliari della nostra storia. Le battaglie con i fucili a piombini contro le compagnie limitrofe, la scuole medie con il Tira il Mula, perennemente picchiati dopo i colloqui dai genitori mi ricordo una volta in particolare in cui i miei mi dissero che si vergognavano del proprio figlio quando lanciammo un gavettone di residui organici dalla finestra della scuola. Poi le infinite serate davanti al negozio del padre di Joe negli scalini, e tutte le storie che ci raccontavamo. I pomeriggi nel garage di Joe con i giornali di John Barnard. Quelle davanti all’attuale ristorante Cina prima Pub Wellington che ancor prima era solo una scalinata che più di una volta abbiamo riempito di bottiglie vuote; qualcuno di noi ricorderà il record di bottiglie di birra vuote……. Poi. Chi ricorda il capodanno nella sede di Tele Marche Nord in fondo a Viale trento e quello a casa Varani? Ore, giorni, mesi, anni passati al Cristo I tornei organizzati da fuente con i vigili che dovevano intervenire per regolare il traffico da quanta gente c’era a vedere le partite del “Verona” che si presentava in campo con la maglia detta “Il Guanto” di lana pesante che però costava poco. I tempi del liceo con il Mula con la 126 che il bollo alquanto discutibile (si poteva accendere) la Mini di Scalon poi la uno bianca con record di affluenza all’interno.Il Si di angelo ma soprattutto di Puntone, la 126 azzurra di Russo la Mia Ritmo “Led Zeppelin” ereditata dal fratello già allora detto Gavazzi. Quel Luglio in cui abbiamo girato con il riscaldamento a manetta e i finestrino chiusi perché la sofferenza incattiviva. La Vespa dello Yak il Fifty di Genna……... Troppe cose da citare e troppe perse nella memoria. Le battaglie con gli astrali e con il bar romolo le scritte nei muri “Chicchi Conigli” – colpa del Giom che passava le notti in giro armato di bombolette provocatorie! E l’Audi del Giom? I viaggi In Inghilterra, Danimarca, Irlanda. sempre con mezzi improbabili o permanenze balorde. Poi la VIS lo striscione SCONVOLTS e i riti del sabato prima delle partite……
Con questo breve profilo spero di aver fatto tornare alla memoria alcune cose divertenti di quando eravamo veramente affiatati e puri. Mancano milioni di dettagli ma questo lo troveremo nella sez. storie di gruppo Il resto è storia più recente.
Comunque se penso a tutti i momenti belli e brutti che si sono susseguiti, devo dire che abbiamo veramente una storia in comune; siamo stati una grande compagnia e questo sito ci deve tenere uniti ancora anche se ci si vede poco.