Matteo Giordano
Classe 1971, dai più chiamato anche Bobo, sono ultimo di tre fratelli tutti nati e cresciuti al cristo: il maggiore, Andrea detto “pane” (classe 64), è membro della compagnia dei “grandi”; l’altro fratello, Luca (classe 66), è stato tra i fondatori di un altro gruppo storico delle compagnie del cristo: i “Gesù bambini” (così denominati per la loro vicinanza alle attività parrocchiali).
Le prime uscite col gruppo risalgono all’86 ma, non ancora maggiorenne e tra i più piccoli del gruppo, non ho beneficiato subito delle libertà dei restanti membri della compagnia…. e così mentre gli amici partivano (dal cristo, naturalmente) verso le prime feste, le cene e le discoteche, spesso e volentieri mi correva l’obbligo di salutare tutti e fare ritorno a casa (…).
Come non ricordare gli interminabili giri in macchina a bordo della Uno di Scala, o con la Fiesta di Mera o ancora con la Ritmo di Joe Cecco…. Passando alle due ruote, indimenticabile il vespino azzurro (fantastico) di D’Auria e, a proposito di vespini azzurri, vale la pena ricordare quello della Francesca Annibalini a bordo del quale il Mula si esibiva in prestazioni degne da Moto GP tirando la prima marcia per centinaia e centinaia di metri con la femmina dietro che sbracciava in disperata richiesta di aiuto e lui imperterrito che tirava, tirava e ancora tirava. E i festini di Danielone? Conservo con cura il timbro D & D fatto fare (dal sottoscritto) nella stamperia di Via Luca della Robbia in una piovosa sera del 31 dicembre per il costo di £. 13.500. Grazie al medesimo timbro entrammo, credo in una ventina solo noi del cristo più altrettanti nostri graditi ospiti, alla festa di capodanno al Kaos e ci divertimmo fino a tarda notte quando, al momento dell’estrazione dei premi (collegati ai biglietti d’ingresso), si presentarono almeno tre persone per ciascun numero estratto (compreso, naturalmente, i nostri numeri contraffatti)… Uno show!!
I ricordi sono infiniti e pensando a quegl’anni affiorano lucidi, incancellabili e sempre vivi; così qualunque tentativo di elencazione risulterebbe infinitamente lungo, difficilmente esaustivo e comunque, ulteriormente implementabile.
Dopo due parentesi sportive di rilievo decisamente trascurabili, vice coach di basket di una squadra giovanile della società Basket Giovane Pesaro, e bomber (eh si, caro Tirabassi..) della squadra di pallanuoto della Vis Sauro Nuoto, il sottoscritto prova a studiare e, dopo svariati anni di studio, acciuffa un paio di titoli che gli consentiranno (assieme a notevoli quantità di culo) di finire a Venezia e lavorare per la Regione del Veneto. Da giugno 1999 sono in servizio presso “l’Ufficio studi e pianificazione degli scenari di rischio” svolgendo attività ai più sconosciute ma attinenti agli studi fatti tra le quali: studi e valutazioni delle situazioni di rischio per l’incolumità pubblica (D’Auria non fa per te) ad es. fenomeni conseguenti ad alluvioni, frane, terremoti, incidenti di industrie pericolose, ecc; predisposizione di linee guida per gli Enti Locali per il superamento delle situazioni di crisi conseguenti agli eventi calamitosi; coordinamento e gestione di situazioni di emergenza dalle sale operative.
Da diversi anni trascorro la maggior parte dei miei giorni lontano dalla compagnia del cristo ma… il polo positivo della calamita attrae, sempre più con l’avvicinarsi dei week-end, verso Pesaro. Sarà forse per questo che, da quando lavoro in Veneto, i fine settimana passati lontano dagli amici del cristo sono zero.
Classe 1971, dai più chiamato anche Bobo, sono ultimo di tre fratelli tutti nati e cresciuti al cristo: il maggiore, Andrea detto “pane” (classe 64), è membro della compagnia dei “grandi”; l’altro fratello, Luca (classe 66), è stato tra i fondatori di un altro gruppo storico delle compagnie del cristo: i “Gesù bambini” (così denominati per la loro vicinanza alle attività parrocchiali).
Le prime uscite col gruppo risalgono all’86 ma, non ancora maggiorenne e tra i più piccoli del gruppo, non ho beneficiato subito delle libertà dei restanti membri della compagnia…. e così mentre gli amici partivano (dal cristo, naturalmente) verso le prime feste, le cene e le discoteche, spesso e volentieri mi correva l’obbligo di salutare tutti e fare ritorno a casa (…).
Come non ricordare gli interminabili giri in macchina a bordo della Uno di Scala, o con la Fiesta di Mera o ancora con la Ritmo di Joe Cecco…. Passando alle due ruote, indimenticabile il vespino azzurro (fantastico) di D’Auria e, a proposito di vespini azzurri, vale la pena ricordare quello della Francesca Annibalini a bordo del quale il Mula si esibiva in prestazioni degne da Moto GP tirando la prima marcia per centinaia e centinaia di metri con la femmina dietro che sbracciava in disperata richiesta di aiuto e lui imperterrito che tirava, tirava e ancora tirava. E i festini di Danielone? Conservo con cura il timbro D & D fatto fare (dal sottoscritto) nella stamperia di Via Luca della Robbia in una piovosa sera del 31 dicembre per il costo di £. 13.500. Grazie al medesimo timbro entrammo, credo in una ventina solo noi del cristo più altrettanti nostri graditi ospiti, alla festa di capodanno al Kaos e ci divertimmo fino a tarda notte quando, al momento dell’estrazione dei premi (collegati ai biglietti d’ingresso), si presentarono almeno tre persone per ciascun numero estratto (compreso, naturalmente, i nostri numeri contraffatti)… Uno show!!
I ricordi sono infiniti e pensando a quegl’anni affiorano lucidi, incancellabili e sempre vivi; così qualunque tentativo di elencazione risulterebbe infinitamente lungo, difficilmente esaustivo e comunque, ulteriormente implementabile.
Dopo due parentesi sportive di rilievo decisamente trascurabili, vice coach di basket di una squadra giovanile della società Basket Giovane Pesaro, e bomber (eh si, caro Tirabassi..) della squadra di pallanuoto della Vis Sauro Nuoto, il sottoscritto prova a studiare e, dopo svariati anni di studio, acciuffa un paio di titoli che gli consentiranno (assieme a notevoli quantità di culo) di finire a Venezia e lavorare per la Regione del Veneto. Da giugno 1999 sono in servizio presso “l’Ufficio studi e pianificazione degli scenari di rischio” svolgendo attività ai più sconosciute ma attinenti agli studi fatti tra le quali: studi e valutazioni delle situazioni di rischio per l’incolumità pubblica (D’Auria non fa per te) ad es. fenomeni conseguenti ad alluvioni, frane, terremoti, incidenti di industrie pericolose, ecc; predisposizione di linee guida per gli Enti Locali per il superamento delle situazioni di crisi conseguenti agli eventi calamitosi; coordinamento e gestione di situazioni di emergenza dalle sale operative.
Da diversi anni trascorro la maggior parte dei miei giorni lontano dalla compagnia del cristo ma… il polo positivo della calamita attrae, sempre più con l’avvicinarsi dei week-end, verso Pesaro. Sarà forse per questo che, da quando lavoro in Veneto, i fine settimana passati lontano dagli amici del cristo sono zero.